venerdì 15 febbraio 2013

Un cenno sulla Rivoluzione Francese


Tratto da: Le forze occulte che manovrano il mondo.
di Vermijon


Mio lettore! E' dall'epoca della Rivoluzione Francese che ha  avuto inizio lo scatenamento dell'aggressività giudaica. Siccome tale rivolgimento fu opera delle sue macchinazioni ed incise sul futuro del mondo, non sarà disdicevole fare qualche cenno in proposito.
Intanto appare subito agli occhi il fatto, che mentre gli Ebrei fino al 1789 avevano avuto in Europa le mani legate da una serie di disposizioni limitative, dettate dall'esperienza dei secoli — come l'andare vestiti in modo diverso, il dovere abitare nel ghetto, il non  potere occupare certi uffici, ecc. — dopo quel tempo le ebbero sciolte, ottenendo così, via libera alla loro aggressività ed invadenza, onde oggi, purtroppo, ne stiamo pagando il fio e ne vedremo delle belle.
La dichiarazione dei «Diritti dell'Uomo», a volere ben guardare, non volle significare altro che i "Diritti degli Ebrei".
Gl'immortali principi, i giacobini, gli illuministi, gli enciclopedisti altro non furono che manifestazioni giudaiche, superfetazioni massoniche.
Marat  (Mara), il ghigliottinatore della nobiltà e del clero,  era un discendente degli Ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492.
L'ebreo Mosè Hess proclama, che, con la Rivoluzione Francese "si è iniziata l'epoca messianica, una nuova era per il giudaismo".
E un più recente scrittore ebraico afferma addirittura: "Il Messia è venuto per noi il 28 febbraio 1789, con i "Diritti dell'Uomo".
Il 19 Marzo 1848 il massone Lamartine, in una riunione massonica, non si peritava di dire:
"E' dal fondo delle nostre Logge che furono emanati prima nell'ombra, poi nella penombra e, infine, nella, piena luce, i sentimenti che finirono per produrre la sublime esplosione di cui fummo testimoni nel 1789".
Al convegno massonico del 1904 il massone Bonnet, esaltando la gloriosa progenie degli enciclopedisti, precisava:
«I nostri illustri fratelli D'Alembert, Diderot, Helvetius, D'Holbach, Voltaire, Condorcet, hanno compiuto l'evoluzione degli spiriti, preparato i nuovi tempi. E quando la Bastiglia è crollata, la Framassoneria ha avuto il supremo onore di dare all'umanità la carta che aveva elaborato con amore.
"E' il nostro fratello de Lafayette che, primo, all'Assemblea Costituente, ha presentato il progetto di una dichiarazione dei diritti naturali dell'uomo e del cittadino, vivente in società, per formare il primo capitolo della Costituzione.
"Il 26 Agosto 1789. la Costituente, di cui più di 300 membri erano massoni, ha definitivamente adottato, quasi parola per parola, tale quale era stato studiato in loggia, il testo dell'immortale
"Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo". (Se nel 1789 un'Assemblea Legislativa contava più di 300 membri massoni, si può immaginare cosa saranno oggi i nostri Parlamenti. Io opino, che molti discorsi, prima di venire pronunziati alle Camere, debbano essere stati approvati dalla Massoneria).
Celebrandosi, nel 1889, il primo centenario della  Rivoluzione Francese, si tenne, al grande Oriente massonico di Parigi, un Congresso di rappresentanti le logge dei due emisferi, così che poté dirsi mondiale. Gli atti di questo conciliabolo sono venuti a luce sufficiente, coi discorsi ed i
brindisi che vi si fecero udire. Quale fu il punto sul quale più si premette e odiale l'augurio, o meglio la profezia più acclamata, che gli oratori vi fecero risonare? ecco: che il mondo cristiano, cent'anni dopo i rivolgimenti del 1789, era all'agonia; e per l'anno duemila sarebbe finito: che la distruzione delle Monarchie e delle religioni, nei paesi immuni ancora dai benefici delle gioie del 1789, era vicina: che finalmente sorgerebbe quella Repubblica Universale, al cui avvenimento si
propinò con furibondo entusiasmo.
Il Cav. De Malet ripeteva, che «gli autori della Rivoluzione formano una nazione speciale che nacque e crebbe nelle tenebre, in mezzo alle nazioni civili, con lo scopo di sottometterle tutte al proprio domino»".
L'ebreo Teodoro Reinach, nel riferire, il 25  Gennaio 1890, all'assemblea generale della "Société des Etudes Juives", rivendicava fieramente al giudaismo la paternità degli immortali principi di "Liberté - Egalité - Fraternité".
In un curioso libretto, edito a Parigi nel 1886 dall'ebreo Alessandro Weil (Paris Dentu), col titolo «La France catholique et athée», si legge a pag. 35 (parlando della Rivoluzione Francese):
«Questa rivoluzione deista e mosaica fu come una freccia vittoriosa che fende il cristianesimo e finirà col farlo totalmente sparire dal mondo».
A conferma fino a qual punto il giudaismo si senta ormai sicuro del suo trionfo sui «goim», riportiamo — da un foglio volante, edito dalla Loggia russo-ebraica «I Savi di Sion» — il seguente brano: .
«Lo scopo principale, che è il dominio mondiale ebraico, non è ancora raggiunto. Esso sarà però raggiunto e ci sta già vicino più di quel che le masse dei  cosidetti Stati cristiani se lo immaginino... (Come spiegare tanta certezza di vincerla se non fosse basata su qualche cosa di reale e positivo?).
"Lo zarismo russo, l'impero tedesco e il militarismo sono abbattuti, tutti i popoli sono spinti verso la rovina. Questo è il momento in cui si inizia il vero dominio dell’ebraismo.
L'avere concesso agli Ebrei, come ha fatto la Rivoluzione, l'uguaglianza civile, è equivalso ad avere, per sentimento di umanità, aperto le gabbie ad un serraglio di bestie feroci.


(1) Di manifestazioni e superfetazioni del genere ne abbiamo visto e vediamo un vasto assortimento, confacenti a tutti i gusti e tendenze, ma sempre miranti a farci allontanare dal vero, a corrompere i costumi e a giovare ai fini d'Israele. Tali, nel passato, furono «La Carboneria», «L'Alta Vendita», «La Giovane Italia», «I Circoli», «I Giovani Turchi» i quali, guidati dal giudeo Enver Pascià (Annar Pascià), atterrarono l'ultimo Sultano di Turchia.
Oggi vediamo «La Yoga» in India, «I Martinisti» in Francia, «Il Rotary Club», «I Cavalieri di...» (portano varie denominazioni», «Le Onorate Società», «La Psicanalisi», «La Dante Alighieri», la "Corda Frates", e poi, associazioni teosofiche, ginniche, scautistiche ed un'infinità di altri raggruppamenti, per i  quali si confrontino le opere di René Guénon.
Da ciò si deduca, quale lavoro di penetrazione compia il giudaismo nel mondo intero. Non senza ragione il fondatore de «L'Alleanza Israelita Universale» poteva affermare nel suo proclama: «La rete che Israele getta sul globo terrestre si allarga e si estende ogni giorno di più».
(2) Alla distanza di cento anni da simili dichiarazioni, la rivista. "La Civiltà Cattolica" del 5 Agosto 1890 (p. 409) ne conferma la veridicità con le seguenti asserzioni: "Assaettasi la Massoneria per mantenere in sella Francesco Crispi (Ven. 33.) mercé i suoi trecento deputati che l'addestrano al freno".
(3) Cfr. «L'Univers» di Parigi del 5 Agosto 1890.


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