Il 10 Agosto 2012, sulla solita Rai 3, è andato in onda un documentario costruito con spezzoni di “Film Luce” e tendente a dimostrare che sotto il Fascismo i gerarchi rubavano. Come SEMPRE, quando si fa dell’antifascismo, non avendo elementi concreti di prova, si ricorre ai “si dice”, ai “sembra che”, ai “è stato detto che”, quando non alla menzogna smaccata.
Non a caso Lenin diceva che: ” … una menzogna in bocca ad un comunista, diventa una verità rivoluzionaria..”
E bene hanno imparato da Lenin questi giornalistucoli di Rai 3 che si sono limitati ad insinuare e spettegolare come servotte al mercato anziché indagare seriamente come giornalisti d’inchiesta!
Risultava che Starace “..pare avesse accumulato 80 kg di oro..”, che Costanzo Ciano, “.., già ricco di suo, alla sua morte era ancora più ricco..” così come Volpi di Misurata ed il podestà di Milano che “ presentavano conflitti d’interesse tra la loro funzione pubblica e la loro posizione privata..”.
In buona sostanza tutto qui, ma presentato come se ci fossero state, mentre NON c’erano, le prove provate che il furto, la corruzione e l’illecito arricchimento fossero prassi comune a tutti i gerarchi del Fascismo!
Noi di prove contrarie, consistenti e definitive, invece ne abbiamo:
1° Le commissioni contro i profitti del regime Fascista, costituite con decreto luogotenenziale nel 1944, approdarono sostanzialmente ad un nulla di fatto per mancanza di quei profitti ed i resoconti delle inchieste sono ancora lì, negli archivi di Stato, a dimostrarlo.
2° Se il PCI avesse avuto una tale arma di propaganda politica da usare contro il nascente M.S.I. che si sviluppò sino ad ottenere consistenti percentuali di voti anticomunisti ( 10% ) figuratevi se non l’avrebbe usata ..!! Questo non è mai successo, ad ulteriore dimostrazione che I Fascisti non rubavano.!!
Se invece di cercare le pagliuzze negli occhi dei propri avversari dei quali non possono denigrare la mole di riforme e di leggi a favore del popolo e che ancora oggi compongono tutta l’ossatura dello stato sociale italiano, quegli scribacchini di Rai 3 avessero dato uno sguardo alle travi negli occhi della propria parte politica, avrebbero, senza alcun dubbio, trovato materia di critica e di condanna. Basterebbe ricordare che Togliatti, proprio a causa della pletora di crimini come furti, rapine ed omicidi compiuti dai partigiani comunisti negli ultimi anni di guerra e nel primo dopo guerra, assunse il ministero di grazia e giustizia e subito decretò un’amnistia generale per sanare quei reati ..!!
Altra cosa che i giornalistelli di Rai 3 si dimenticano sempre di ricordare quando fanno le loro inchieste sul Fascismo è la grande quantità di voltagabbana che da fascisti militanti e sgomitanti divennero antifascisti alla fine del 1943 quando le sorti della guerra erano segnate e l’essere “ folgorati sulla via di Damasco” diventava molto utile per salvare la vita e la carriera ..!
Potremmo citarne a centinaia di migliaia, ma ci limitiamo a ricordarne, a mo’ di esempio, alcuni tra i più noti come Dario Fo, Giorgio Bocca, Davide Laiolo, Eugenio Scalfari, Amintore Fanfani …
Fu il cosiddetto “Miracolo di S. Giacomo” il santo del 25 Luglio, quando gli italiani si addormentarono tutti fascistie si svegliarono ( quasi ) tutti antifascisti ( compresi alcuni dei giornalisti di RAI 3 o i loro genitori )
Non che prima di tale data non ci fossero degli antifascisti, ma erano molto pochi e comunque infinitamente meno che non in quel mattino del 25 Luglio 1943.
Noi, che avemmo la ventura di conoscerne alcuni, pur considerandoli acerrimi avversari, li stimammo perché per essere antifascisti dal 1922 al 1943 era necessario avere determinazione, coraggio e buona fede, mentre per diventarlo dopo il 25 Luglio 1943 era sufficiente una buona dose di codardia e di opportunismo..!!
E bene hanno imparato da Lenin questi giornalistucoli di Rai 3 che si sono limitati ad insinuare e spettegolare come servotte al mercato anziché indagare seriamente come giornalisti d’inchiesta!
Risultava che Starace “..pare avesse accumulato 80 kg di oro..”, che Costanzo Ciano, “.., già ricco di suo, alla sua morte era ancora più ricco..” così come Volpi di Misurata ed il podestà di Milano che “ presentavano conflitti d’interesse tra la loro funzione pubblica e la loro posizione privata..”.
In buona sostanza tutto qui, ma presentato come se ci fossero state, mentre NON c’erano, le prove provate che il furto, la corruzione e l’illecito arricchimento fossero prassi comune a tutti i gerarchi del Fascismo!
Noi di prove contrarie, consistenti e definitive, invece ne abbiamo:
1° Le commissioni contro i profitti del regime Fascista, costituite con decreto luogotenenziale nel 1944, approdarono sostanzialmente ad un nulla di fatto per mancanza di quei profitti ed i resoconti delle inchieste sono ancora lì, negli archivi di Stato, a dimostrarlo.
2° Se il PCI avesse avuto una tale arma di propaganda politica da usare contro il nascente M.S.I. che si sviluppò sino ad ottenere consistenti percentuali di voti anticomunisti ( 10% ) figuratevi se non l’avrebbe usata ..!! Questo non è mai successo, ad ulteriore dimostrazione che I Fascisti non rubavano.!!
Se invece di cercare le pagliuzze negli occhi dei propri avversari dei quali non possono denigrare la mole di riforme e di leggi a favore del popolo e che ancora oggi compongono tutta l’ossatura dello stato sociale italiano, quegli scribacchini di Rai 3 avessero dato uno sguardo alle travi negli occhi della propria parte politica, avrebbero, senza alcun dubbio, trovato materia di critica e di condanna. Basterebbe ricordare che Togliatti, proprio a causa della pletora di crimini come furti, rapine ed omicidi compiuti dai partigiani comunisti negli ultimi anni di guerra e nel primo dopo guerra, assunse il ministero di grazia e giustizia e subito decretò un’amnistia generale per sanare quei reati ..!!
Altra cosa che i giornalistelli di Rai 3 si dimenticano sempre di ricordare quando fanno le loro inchieste sul Fascismo è la grande quantità di voltagabbana che da fascisti militanti e sgomitanti divennero antifascisti alla fine del 1943 quando le sorti della guerra erano segnate e l’essere “ folgorati sulla via di Damasco” diventava molto utile per salvare la vita e la carriera ..!
Potremmo citarne a centinaia di migliaia, ma ci limitiamo a ricordarne, a mo’ di esempio, alcuni tra i più noti come Dario Fo, Giorgio Bocca, Davide Laiolo, Eugenio Scalfari, Amintore Fanfani …
Fu il cosiddetto “Miracolo di S. Giacomo” il santo del 25 Luglio, quando gli italiani si addormentarono tutti fascistie si svegliarono ( quasi ) tutti antifascisti ( compresi alcuni dei giornalisti di RAI 3 o i loro genitori )
Non che prima di tale data non ci fossero degli antifascisti, ma erano molto pochi e comunque infinitamente meno che non in quel mattino del 25 Luglio 1943.
Noi, che avemmo la ventura di conoscerne alcuni, pur considerandoli acerrimi avversari, li stimammo perché per essere antifascisti dal 1922 al 1943 era necessario avere determinazione, coraggio e buona fede, mentre per diventarlo dopo il 25 Luglio 1943 era sufficiente una buona dose di codardia e di opportunismo..!!
Alessandro Mezzano
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