lunedì 11 marzo 2013

Fascisti ? Chi ?



Molti anni addietro, ancor prima che la strategia della tensione, orchestrata dagli atlantici, si dispiegasse in tutta la sua perversità, noi fascisti della FEDERAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI DELLA REPUBBLCIA SOCILAE ITALIA, che usavamo dire: "Noi non siamo fascisti, NOI SIAMO I FASCISTI" avevam0 preso le distanze, senza se e sansa ma, da tutte le destre, dal Msi e dalle sue pseudo appendici extra.
Dimostrammo con le parole e gli scritti che ciò che il MSI mostrava di essere, non poteva essere fascismo.
C0n gli atti, attestammo questa nostra posizione in ogni occorrenza, dalle elezioni, con la nostra astensione, alla espulsione dalla Fncrsi di tal Valerio Borghese per indegnità, per finire col nostra, sia pur limitata, quotidiana politica.
In sostanza eravamo usi ripetere il paradosso, che se il Msi era il fascismo, allora noi non potevamo che essere antifascisti.

La nostra avversione non era tanto una distinzione ideologica “gentiliani o tradizionalisti, socialisti o liberisti, fascisti di destra o di sinistra” , quanto una valutazione precisa che ci portava a identificare nella destra missista una forma di tradimento del fascismo repubblicano e socialista della RSI, ovvero di quel fascismo che, dopo un ventennio di compromessi, era giunto al suo compimento ideologico e alla resa dei conti con tutte le sue sovrastrutture parassitarie.

A questo si aggiungeva la ributtante constatazione che le destre, e il MSI in particolare, avevano svenduto ogni interesse nazionale, sposando, con la scusa dell’anticomunismo, la difesa degli interessi occidentali e atlantici. Praticamente queste destre si identificavano in un mondo, ideale e sociale, che dai suoi presupposti liberisti, alla way of life americana, era l’esatta antitesi del fascismo.

Questa constatazione, tagliava ogni ponte, perchè se sul piano delle idee avrebbe anche potuto esserci confronto e discussine, sulla difesa degli interessi nazionali, sulla necessità di buttare a mare la Nato, di lottare contro i nostri occupanti statunitensi, per non parlare del Vaticano, NON poteva esserci alcun dialogo, ma solo scontro irriducibile. Il MSI rappresentava ai nostri occhi il tradimento, non solo dell’idea, ma della patria!

Da ultimo si aggiunga, quella repellente constatazione nel vedere tanti ex camerati, immersi nel letamaio di quel partito, indebitarsi sotto elezioni, farsi guerre cannibalesche, illudere gli ingenui, e il tutto per racimolare un posticino al sole del Parlamento o degli Enti Locali e partecipare alla “pappatoia”.

Infine, gli anni della strategia della tensione, gli anni di piombo, con l’intruppamento delle destre nella guerra non ortodossa attuata nel nostro paese con effetti cruenti e criminali dagli atlantici, ci ha dimostrato che non avevamo torto nel diffidare.
E come già dicemmo allora: coloro che, a qualsivoglia titolo, hanno le mani sporche di sangue italiano, a causa della pratica terroristica dettata da servizi e consorterie, dovrebbero essere fucilati alla schiena. Punto.

Oggi non ci resta che rimarcare il distinguo e dimostrare che, di fatto, il neofascismo è stato in realtà una forma di “antifascismo”.
 Cosa non facile perchè la politica è anche un fatto emotivo, sentimentale, ideale, non solo razionale. Di conseguenza ci sono persone che hanno militato nel MSI o altre organizzazioni di destra, dove hanno avuto amicizie, comunanza di vita, ecc., e quindi non sono in grado di tagliare un certo cordone ombelicale.
E queste persone ci criticano quando usiamo toni aspri e forti per giudicare e definire l’imm0ndezzaio missista.
E queste persone, ancora oggi, se incontrano al bar o in altri luoghi, certe cariatidi, che non si può non sapere che erano in servizio permanente effettivo (e quindi lo sono ancora oggi!) con i Servizi, invece di girarsi dall’altra parte o magari dirgliene  (meglio sarebbe dargliene) quattro, si salutano, addirittura si abbracciano e rinvangano certi tempi.
Puntuali poi li trovi ai funerali, quando qualche furfante che si spacciava da fascista, già colluso con i Servizi, passa a miglior vita: e tutti li, a fare magari il saluto romano.

Si può capire la partecipazione umana alle esequie di un “amico”, anche se costui magari è stato un farabutto, ma andare a fare il saluto romano a persone che, da vive, hanno operato in malafede contro il fascismo e contro gli interessi nazionali, non è  ammissibile. Se proprio lo si vuol fare, si esprima il cordoglio in altro modo, ma non di certo con esternazioni da “camerati” che non fanno altro che perpetuare nell’immaginario collettivo l’idea che il de cuis era un fascista, quando non lo era affatto.

E queste persone, questi eterni ingenui (vogliamo almeno illuderci che tali sono) non sono capaci di un atto di ribellione vero, genuino sacrosanto.

Cosa abbiano poi da difendere o da ricordare, del recente passato politico, proprio non lo si capisce.
Ma si guardino intorno: non vedono come è ridotta la memoria del fascismo?
Non vedono  in che stato sono ridotti quelli che potevano definirsi fascisti?
Non si rendono conto quale concetto hanno del fascismo le persone comuni, l’immaginario collettivo?
E tutta questa penosa situazione la si deve al decennale comportamento del “neofascismo” che in tanti anni ha stravolto e imposto una immagine deformata e ributtante del fascismo stesso.

E allora noi si, noi dobbiamo prendere le distanze, attestare la nostra avversione da fascisti contro tutte le destre, contro quei personaggi che si spacciavano per fascisti mentre tali non erano. Perchè questo è l’unico modo per salvare la memoria storica del fascismo, la testimonianza di un mondo che ci appartiene.
Ad eventuali residuati che ancora oggi deambula ai margini della politica, possiamo solo  usare le celebri e sacrosante parole di Vincenzo Vinciguerra: “Camerati” Addio!


Ma attenzione: oggi tutti i ponti sono tagliati, oggi non ci sono più simulacri di "anticomunsimo" da utilizzare confondere le acque o altro.
Oggi siamo tutti di fronte a scelte definitive: da una parte i nemici dell'uomo, identificati nell'Occidente UsaIsrael, dall'altra noi con i nostri sacrosanti interessi ideali e nazionali da difendere. La barricata che, in caso di eventi internazionali di drammatica portata,, potrebbe delinearsi, ci vedrà inevitabvilmente su oppoti fronti. Senza alcun dubbio.

Maurizio


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GIUSTAMENTE QUALCUNO (???) ha scritto: l'universo neofascista........Infatti per neofascismo si intende definitivamente quel gruppo di potere che controllava il MSI, e quegli attivisti, più o meno coscienti, che sono caduti nelle panie dei SERVIZI. Ma il neofascismo, come ampiamente definito fino ad oggi, è stato proprio l'inversione del fascismo. NON fosse altro che ha agito per conto di coloro che, nell'immediato dopoguerra, avevano indotto e permesso le stragi di fascisti da parte dei cosiddetti < comunisti>. Come ha di recente dimostrato il magistrato Paolo Ferraro, dietro a questo magma di pseudo OPPOSTI ESTREMISTI c'erano solo ed unicament i servizi. Interessati a far rimanere l'Italia all'interno del SISTEMA ATLANTICO. Come d'altronde anche Enrico Berlinguer, grazie alla testimonianze ed alle rivelazioni di NAPOLIBERA. Occorre anche leggere gli scritti di Robewrto Gremmo, lo storco che da decenni documenta il vero ruolo del partito togliattiano in Italy. Di questo autore è ancora facilmente reperibile il libro: I COMUNISTI DI BANDIERA ROSSA. ( 1944-1947) Edizioni ELF. Biella  Casella post. 292, 13051 Biella.Infine è bne chiarire ch tuto l'univrso fascista e post- fascista ( da non identificare col neofascismo) era ed è sempr stato contrario all azioni dei provcatori. Anche se, dobbiamo ammetterlo, certe violenze di marca "comunista" erano sentite come un affronto e minaccia. GV. 

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E' bene che tutti sappiano cosa sta succedendo mentre si gioca allo sfasciodella democrazia, sia pure apparente.
Ricordarsi delle stragi che hanno  segnato il nostro paese, hanno marchiato a fuoco la nostra società e tutte le istituzioni, hanno chiarito una volta di più chi è il nemico da combattere e chi è l'opressore che ancora si erge sopra il nostro destino, è come risvegliare la coscienza e ritrovare la dignità.
La resistenza in realtà non ci ha liberato dal fascismo che si è trasformato, ha assunto nuove identità, si è mimetizzato sotto falso nome e simbolo, ma con la complicità delle forze che durante la guerra lo avevano combattuto; con la copertura e la protezione della Chiesa che da sempre lo ha sostenuto, per volontà dei vincitori che lo volevano come strumento di difesa e arma contro la minaccia comunista.
Ci fu addirittura un appello da parte di Togliatti ai fascisti a passare nelle file del partito comunista, una cosa che nessuno vuole ricordare, ma erano tempi in cui c'era da creare un nuovo paese, un paese che era stato distrutto dalla guerra, sia quella mondiale, sia quella civile, c'era bisogno di difendersi da una nuova invasione, oppure si doveva creare un forte gruppo d'opposizione all'imvasione anglo americana, legandosi politicamente con l'URSS.
Fu la creazione della Costituzione che dette al nostro paese un pilastro su cui fondare i primi principi base per la convivenza civile, per dare una dignità al popolo, per consentire il sorgere di una democrazia, per garantire la libertà.
Ma la Costituzione nel nostro paese è stata sempre disattesa, si è applicato ciò che i rapporti di forza e la volontà politica chiedeva a gran voce, ma il fascismo fu lasciato dormire nelle sue nuove forme e gli fu concesso di raggiungere il potere sotto mentite spoglie, un cammuffamento che solo gli ingenui non erano in grado di smascherare.
E così la politica proseguì il suo cammino verso l'annientamento degli ideali che un tempo facevano pulsare i cuori, muovevano i passi, invitavano alla lotta, costringevano la mente a pensare, creavano il senso critico, davano alla persona la dignità ed il coraggio di una scelta.
Tutto venne raso al suolo, l'intera classe politica, uscita dall guerra, fu spazzata via con una operazione giustizialista, definita "mani pulite", restò solo il partito comunista, ma fu una sceltà ben oculata e non certo un premio per la sua onestà. E la classe operaia andò in  paradiso. In terra restò solo la massa senza più diritti, restò il sindacato del padrone, restò la politica spettacolo ed il berlusconismo con il suo opposto.
Ed il fascismo? Come cancellare qualcosa che non c'è ma c'è e non si vede perchè non si è mai voluto vedere?
E questa che stiamo vivendo è democrazia? Quando non esiste una opposizione, quando non esiste una vera informazione, quando il pensiero è unico, quando il linguaggio è falso e la guerra viene chiamata pace, la politica usa il liguaggio calcistico, i diritti sindacali vengono cancellati, quando accadono fatti come si è visto al G8 di Genova, quando c'è una legge elettorale porcata, quando la vita privata non esiste più, quando  tutti noi siamo controllati, spiati, inseriti in data mining, quando non possediamo più il diritto alla casa, al lavoro, alla salute, alla pensione, siamo ancora in democrazia?
E cosa deve ancora succedere perchè ci si renda conto che siamo ripiombati nel fascismo? Forse che il fascismo deve avere per forza la camicia nera per essere riconosciuto?
LO abbiamo voluto tutte le volte che abbiamo applaudito a burattini vestiti nei panni di politici di destra, di sinistra, di centro,lo abbiamo voluto tutte le volte che abbiamo applaudito sindacalisti venduti al padrone, e non ditemi che non ve ne siete accorti, non ditemi che pagavate una tessera politica o sindacale per convinzione, per ideale.
Questo signore dell'Anpi, si sveglia e si arrabbia, ma io due paroline con lui le scambierei volentieri.
E ricordiamoci che di fatto noi non abbiamo neppure più un'esercito, siamo colonizzati a tal punto che dire che possediamo un esercito è pura illusione.
Quindi siamo alle solite: chi ha sempre dato copertura e cittadinaza ai fascisti?

renzo coletti.

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/elezioni/dibattito_1362667058.htm
                       



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