venerdì 5 luglio 2013

Volontari pellerossa che combatterono nelle ultime fasi della 2^ guerra mondiale tra le file delle Waffen SS o SS combattenti.

Bandiera ufficiale del German-American Bund
 
Secondo documenti top secret, declassificati agli inizi del XXI secolo, sembrerebbe che nativi indiani d’America, chiamati comunemente pellerossa, avrebbero fatto parte di un costituendo reparto delle Waffen SS o SS combattenti. Da documenti finalmente resi pubblici, sembra che le SS avrebbero costituito sul finire della seconda guerra mondiale un reparto da esplorazione, denominato ufficialmente come “Aufklarung Reiter Kompanie “Chief Sitting Bull”. Ma come si era giunti a tanto?
 
Ebbene, nativi indiani d’America che erano stati forzatamente arruolati come coscritti nell’Esercito americano dell’ US Army, furono catturati dalla Wehrmacht durante le battaglie di Kasserine in Africa settentrionale, a Monte Cassino in Italia e in Normandia. Questi pellerossa gradirono molto entrare a far parte delle Waffen SS con la speranza che il Terzo Reich uscisse vincitore prima in Europa e poi andasse alla conquista dell’America per distruggere il governo della banda di Roosevelt che consideravano plutocratico, con il fine ultimo di poter edificare una nuova nazione autonoma di indiani d’America.
 
Il loro leader era il capo Cherokee Standing Bull, il cui avo era Toro Seduto. Standig Bull cercò invano di avere un incontro con il Fuhrer per essere nominato il gauleiter o governatore di un indipendente Cherokee-land ma invano, perché  il fuhrer si trovava all’epoca in Prussia. Chief Standing Bull ebbe però il gradito onore di avere un incontro con il Reichsfuhrer delle SS Himmler. Dopo tale colloquio, venne costituito un reparto di cavalleria da esplorazione di “braves” o “guerrieri pellerossa” e Chief Standing Bull fu nominato Braves-Sturmbannfuhrer o “maggiore dei pellerossa” da Himmler in persona.
 
Viene riferito che tale unità di guerrieri pellerossa incorporati nelle SS furono impiegati durante l’offensiva delle Ardenne ed essi andavano alla ricerca soprattutto di scalpi degli americani fatti prigionieri. Sembra che alcuni prigionieri statunitensi furono salvati addirittura da uomini della Gestapo.
Poi furono impiegati nella battaglia di Berlino contro i sovietici.
Solo 30 pellerossa sopravvivranno a tale battaglia, incluso Chief Standing Bull che fu anche un testimone delle nozze tra Eva Braun e Hitler in quegli ultimi caotici giorni del Terzo Reich.
 
Sapendo che i sovietici avevano catturato i pellerossa, il presidente USA Truman li richiese a Stalin che fu ben contento di sbarazzarsene.
Così i 30 pellerossa rimpatriarono negli USA e nel 1947 furono giudicati da una corte marziale militare per tradimento. Solo nel 1995 saranno perdonati dal presidente Clinton.

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