mercoledì 5 giugno 2013

Lo Squadrismo


Tratto da: NEL SOLCO DEL LITTORIO
di  UGO CUESTA

CORSO DI CULTURA FASCISTA PER LE SCUOLE DELL’ORDINE MEDIO


L’odio fra le classi sociali era aizzato da una perversa propaganda, i continui scioperi impoverivano
il Paese, nessuna autorità era più riconosciuta, i reduci della guerra, i gloriosi mutilati venivano aggrediti
e vilipesi: il compito di capovolgere questo stato di cose sarebbe parso inattuabile a chiunque non avesse avuto la forza d’animo, la eroica volontà di Mussolini.
Egli seppe infondere nei suoi seguaci queste potenze dello spirito, e fin da principio i Fascisti affrontarono gli avversari senza contarli.
Siccome, in tutta Italia, v’erano cuori generosi e fedeli alla Patria che aspettavano un Capo e un appello per gettarsi nella lotta, subito furono costituiti Fasci di Combattimento in parecchie località, e per tenere testa ai sovversivi, che non esitavano a macchiarsi dei peggiori delitti, i singoli Fasci formarono Squadre d’azione, che, con assoluto disprezzo del pericolo, attaccarono le bande dei traditori, dei rinnegati, dei delinquenti, distrussero i loro covi, difesero la popolazione contro le loro prepotenze, portarono nell’intero Paese l’esempio e il fremito di una audacia rivoluzionaria.
Dinanzi a questa meravigliosa fioritura di energie, le masse popolari cominciarono a riscuotersi.
Il numero dei Fascisti aumentò rapidamente e la voce del Duce che proclamava: “ Noi difendiamo la Nazione, il popolo nel suo complesso, vogliamo la fortuna morale e materiale del popolo ”, trovò nell’Italia un’eco sempre più vasta e profonda.
L’esempio delle Squadre d’Azione era tanto più trascinante, perché gli Squadristi sapevano morire !
Morivano col nome del Duce e della Patria sulle labbra, negli scontri, negli agguati. A questa lezione di
eroismo, i sovversivi non sapevano contrapporre che il più bieco livore, l’imboscata, una orrenda criminalità: ma erano giudicati dalle loro stesse azioni, e i lavoratori che essi pretendevano di rappresentare
e di guidare cominciarono ben presto a ribellarsi al loro esoso giogo, sicché nel 1921 sorsero i primi Sindacati Fascisti.
Nel novembre del medesimo anno, i Fasci Italiani di Combattimento costituirono il Partito Nazionale
Fascista, che il Duce portò alla conquista del potere, per liberare definitivamente l’Italia dal malgoverno e darle una nuova vita, degna della sua storia; una vita veramente romana e imperiale.

http://www.geocities.ws/mfl_marche/nel_solco/1_parte.htm#Lo Squadrismo



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